I problemi di umidità come condense, muffe e umidità di risalita possono creare gravi danni alle strutture degli edifici, che devono essere rimesse a nuovo con opere di risanamento e ristrutturazione.
Per tali interventi, come il risanamento dell’umidità di risalita, i rimedi e i costi possono variare in base all’azienda selezionata e alla possibilità di accedere ad alcune agevolazioni fiscali. In particolare, può essere sfruttato il Bonus ristrutturazione 2023, che consente di recuperare fino al 50% dell’investimento.
Quanto costa risanare un muro umido
L’umidità è un problema da non sottovalutare, in quanto può causare importanti conseguenze alla stabilità degli edifici e al loro aspetto estetico. Tra le patologie edili causate dall’umidità si trovano la condensa sulle superfici murarie, le muffe, le infiltrazioni e la risalita capillare dell’umidità nella muratura dell’edificio.
Questi problemi, se trascurati, possono danneggiare l’intero edificio, rendendo necessario un intervento di risanamento conservativo. Esso consente di eliminare i problemi di umidità di risalita e muffa sui muri con rimedi definitivi, in modo da non dovere più preoccuparsene in futuro e vivere in un ambiente salubre.
Prima di valutare il costo del risanamento dei muri umidi, è importante verificare quale sia lo stato di conservazione dell’edificio o dell’ambiente interessato. Per farlo, si ricorda che le conseguenze dell’umidità in ambito edilizio possono essere di quattro tipi:
- degrado chimico: in questa categoria rientrano corrosione, idrolisi e ossidazione, ossia fenomeni che intervengono sulla natura molecolare della struttura medesima, intaccandone la bellezza e compromettendone la funzionalità;
- degrado fisico: fenomeni come il gelo, la cristallizzazione dei sali o la dilatazione termica rientrano tra le principali cause dell’umidità;
- biodeterioramento: in questa categoria rientrano tutti i fenomeni che comportano la nascita di muffe, il rilascio di spore e di microorganismi;
- decadimento del benessere termoigrometrico: tra le conseguenze più comuni della presenza di umidità rientra la compromissione dell’equilibrio igrometrico dell’ambiente, che avviene quando il rapporto tra umidità e temperatura non è ottimale.
Per intervenire con il risanamento di un muro umido e valutarne i costi è necessario considerare i numerosi fattori che entrano in gioco, tra cui l’estensione del danno, la lunghezza del periodo di tempo in cui il danno è presente nell’edificio e altri parametri che solamente un sopralluogo eseguito da esperti possono chiarire. Solitamente sono necessari interventi di ristrutturazione abbastanza massicci e, di conseguenza, costosi.
Tuttavia, si tratta di un investimento intelligente, data l’importanza del risanamento: se trascurati, i problemi di umidità possono comportare problemi non solo all’ambiente domestico – favorendo la formazione di condense, muffe e danni strutturali – ma anche alla salute di chi ci vive. Inoltre, lo Stato italiano mette a disposizione delle agevolazioni fiscali che permettono di recuperare in parte l’importo speso.
Risanamento umidità: agevolazioni fiscali
Fortunatamente, è possibile intervenire per risolvere in maniera definitiva le problematiche di umidità senza preoccuparsi eccessivamente dei costi, in quanto per coloro che effettuano interventi di risanamento sono previste alcune interessanti agevolazioni fiscali. Infatti, il pacchetto di agevolazioni Bonus casa 2023 conferma vari Bonus presenti già da alcuni anni e ne introduce di nuovi.
In particolare, per chi desidera effettuare una bonifica dei danni causati da muffa e umidità di risalita, è possibile fare richiesta del Bonus ristrutturazione 2023: si tratta di un’agevolazione fiscale che lo Stato mette a disposizione dei cittadini e delle imprese che hanno eseguito interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Il Bonus ristrutturazione è stato introdotto per la prima volta nel 2012, ma, data la sua utilità, è stato prorogato ogni anno fino ad oggi (2023), ed è molto probabile che la sua validità venga ulteriormente estesa. Si tratta di un’agevolazione fiscale che consente di detrarre dalle imposte sul reddito (IRPEF) una parte dei costi sostenuti per i lavori di riqualificazione edilizia eliminando, nel caso specifico, il problema dell’umidità di risalita in maniera permanente.
In particolare, i beneficiari del Bonus ristrutturazione 2023 possono detrarre fino al 50% delle spese (con un limite massimo di €96.000) sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024. È possibile applicare tale agevolazione per ciascuna unità immobiliare bonificata dall’umidità di risalita e dalle sue conseguenze.
Appare evidente come il Bonus ristrutturazione costituisca un’occasione vantaggiosa per coloro che desiderano finalmente sbarazzarsi dei danni provocati dall’umidità. Tuttavia, è importante considerare preliminarmente la tipologia di spesa sostenuta, ricordando che quelle incluse nel bonus riguardano:
- progettazione, sopralluoghi e perizie da parte di personale certificato;
- acquisto di materiale;
- prestazioni professionali;
- imposta di bollo e diritti per le concessioni;
- autorizzazioni e comunicazioni relative all’inizio dei lavori;
- oneri di urbanizzazione.
Infine, bisogna ricordare che ad ultimazione della ristrutturazione della casa, il Bonus può essere richiesto non solo dai proprietari dell’immobile, ma anche dai locatari o comodatari, nonché dagli imprenditori stessi.
Murprotec, azienda leader del settore nell’eliminazione della muffa e dei danni da umidità in Italia, è il partner ideale per chi desidera intervenire in maniera definitiva contro questo genere di problematica.
Grazie alla professionalità che ci contraddistingue, non solo ti offriamo un servizio tempestivo ed efficace, ma anche la possibilità di godere delle agevolazioni previste dal Bonus ristrutturazione: infatti, i costi sostenuti per tutti gli interventi di risanamento degli intonaci danneggiati dall’umidità possono essere detratti fino al 50%.