La presenza di umidità in casa genera molto spesso muffa, infiltrazioni e macchie di condensa sulle pareti, soprattutto d’inverno. La loro presenza, oltre che essere antiestetica, è anche nociva per la nostra salute. Di frequente si ricorre a rimedi naturali per contrastare la muffa: in particolare si utilizza l’aceto (da quello bianco a quello di mele). 

Molto spesso, però, i rimedi naturali non funzionano come ci si aspetta. Vediamo quindi come viene utilizzato l’aceto per pulire la muffa e se veramente è da considerare un buon alleato per contrastare la muffa sulle pareti.

 

Pulire la muffa sui muri con l’aceto

L’aceto viene erroneamente considerato uno dei rimedi naturali più utili per pulire la muffa dalle pareti. Questo prodotto può essere di vino o di mele, ma la sua applicazione rimane la medesima: le leggende tramandate dalle nonne suggeriscono di diluirlo con l’acqua, aggiungendo oli essenziali per coprire il suo forte odore, e di spruzzarlo sulle parti interessate con un nebulizzatore. 

Sembra che non sia necessario passare un panno sopra la macchia, poiché così facendo si rischierebbe di espanderla. Al contrario bisognerebbe lasciare che il composto di acqua e aceto si asciughi in autonomia.

È efficace l’aceto contro la muffa?

In molti, secondo anche quanto tramandato dalle credenze popolari, pensano che questo rimedio naturale sia utile non solo per eliminare le macchie di muffa ma anche per prevenirle grazie alle sue proprietà acide, disinfettanti e sgrassanti. 

In realtà, però, l’aceto è composto da materiale organico – l’uva o le mele – di cui il fungo si nutre, provocando quindi la sua espansione sulla parete. Di conseguenza, esso non risolve il problema ma al contrario lo alimenta

Per tale ragione l’azienda Murprotec, esperta di questo settore da oltre sessant’anni, propone una soluzione definitiva contro muffe, condense ed infiltrazioni: grazie ai suoi esperti professionisti è in grado di individuare le cause delle macchie alle pareti attraverso una diagnosi mirata per ogni ambiente, proponendo in seguito i giusti prodotti e le tecniche davvero efficaci per eliminare definitivamente il problema.

Aceto bianco per muffa sui muri

L’aceto bianco, a differenza degli altri tipi di aceto, può essere prodotto dall’ossidazione di una bevanda distillata o più comunemente può essere creato unendo una soluzione di acido acetico e acqua. Le sue proprietà sgrassanti e disinfettanti lo rendono molto utile per pulire e disinfettare varie superfici

L’aceto bianco deve essere utilizzato senza essere diluito con l’acqua, perché contiene una percentuale di acido acetico – il vero principio attivo che pulisce e disinfetta – molto bassa, è quindi preferibile un suo utilizzo puro, spruzzandolo direttamente sulla parte interessata. L’aceto bianco però non agisce in profondità e non è, dunque, una buona soluzione, soprattutto in caso di pareti molto porose. 

L’aceto di mele per la muffa sui muri

L’aceto di mele viene spesso indicato come un prodotto naturale utile a contrastare le macchie di muffa dalle pareti lisce. Lo si consiglia soprattutto per il suo odore delicato e poco invasivo. In questo caso è sufficiente diluire un bicchiere di aceto di mele con due d’acqua in un nebulizzatore e spruzzarne il contenuto sulle zone interessate. 

Anche questo metodo però non è così efficace in quanto tale prodotto deriva dalla fermentazione delle mele, un materiale organico di cui la muffa si nutre. Quindi anche in questo caso l’utilizzo di questo prodotto naturale non risolve definitivamente il problema.

L’aceto di vino contro la muffa sui muri

Un’altra credenza popolare è quella di utilizzare anche l’aceto di vino, rosso o bianco, per pulire le pareti dalla muffa

Questo prodotto è formato dalla fermentazione dell’uva, che lo rende un prodotto acido e quindi particolarmente indicato per disinfettare le zone interessate. Il procedimento tramandato come “metodo della nonna” è molto facile: è sufficiente spruzzare l’aceto di vino diluito con acqua sulle pareti e lasciare agire qualche ora. Sembrerebbe essere più consigliato l’utilizzo dell’aceto bianco rispetto a quello rosso, poiché quest’ultimo potrebbe lasciare qualche traccia di colore. 

Inoltre, se si vuole contrastare l’odore forte, che questo prodotto lascia, è necessario aggiungere qualche goccia di un olio essenziale nel nebulizzatore. Anche in questo caso è però doveroso ricordare che questo tipo di aceto deriva dall’uva: il problema sarà quindi solo momentaneamente risolto, ma al prossimo inverno l’umidità si ripresenterà sulle pareti. 

L’aceto puro per togliere la muffa dal muro

Un altro rimedio tramandato negli anni contro le muffe alle pareti è l’utilizzo di aceto puro, ossia un prodotto formato da solo acido acetico e privo quindi di acqua. Questo contiene molta acidità ed è quindi in grado di penetrare più in profondità rispetto agli altri tipi di aceto, ma allo stesso tempo è anche corrosivo: deve essere quindi maneggiato con cura e soprattutto non deve essere inalato per un tempo prolungato.

Murprotec, azienda specializzata nel trattamento di muffe, umidità e condense, sa che l’aceto è solamente una soluzione provvisoria al problema della muffa sulle pareti, in quanto elimina la macchia solo temporaneamente e al contrario alimenta la sua proliferazione, essendo un materiale organico di cui il fungo si nutre. Per tale ragione, ritiene conveniente intervenire sul problema in modo definitivo e sicuro. 

L’impianto CTA, ad esempio, è una delle soluzioni promosse da Murprotec. Questi si presenta come un impianto centralizzato capace di controllare la qualità dell’aria, eliminando muffe ed anche eventuali condense. In soli 90 minuti garantisce il rinnovo dell’aria, aspirando e immettendo quella esterna e pulita all’interno della stanza. Una soluzione ottimizzata, perfetta se si vuole accantonare in modo definitivo il problema delle muffe sui muri di casa.