Gli interventi di impermeabilizzazione dei muri controterra sono fondamentali, soprattutto per abitazioni al piano terra e nei casi in cui il clima di quella regione sia particolarmente umido e piovoso.
Si parla di processi finalizzati a rendere idrorepellenti le mura di un’abitazione, così che l’umidità presente nel terreno non riesca a penetrare nella parete e a risalire fino a contaminare l’interno della casa. Utilizzando i materiali giusti si riesce ad ottenere il massimo isolamento e a preservare il benessere abitativo.
L’impermeabilizzazione e il drenaggio dei muri controterra non hanno solo l’obiettivo di limitare l’umidità per mantenere alto il comfort abitativo, ma anche per non danneggiare la struttura dell’edificio.
Infatti, se il materiale di realizzazione è particolarmente poroso è facile che l’acqua assorbita possa a lungo andare compromettere in modo definitivo le fondamenta e lo scheletro dell’abitazione. Sapere come intervenire è fondamentale.
Come impermeabilizzare un muro controterra
Il processo di impermeabilizzazione di un muro controterra è fondamentale per migliorare il benessere abitativo e per evitare che l’acqua e l’umidità possano in generale danneggiare le fondamenta dell’abitazione.
Si tratta di un trattamento molto complesso, per il quale è necessario affidarsi a un team di professionisti in questo campo, con grande esperienza e competenza. Infatti, un’impermeabilizzazione fatta male o incompleta potrebbe portare in breve tempo alla situazione di partenza, annullando i benefici dell’intervento.
Non tutti gli edifici sono soggetti allo stesso modo all’umidità di risalita e alla sua penetrazione, a fare la differenza è la posizione dell’abitazione, il clima di quel territorio e il modo in cui il complesso è stato costruito.
Infatti, ci sono dei materiali con un naturale potere impermeabile e ce ne sono altri che – a causa della struttura porosa – favoriscono l’assorbimento dell’acqua. Si indicano di seguito i 3 fattori principali che condizionano questo fenomeno:
- materiali utilizzati: calcestruzzo, laterizio e pietra favoriscono la risalita dell’umidità dal terreno verso le fondamenta dell’edificio, proprio a causa della loro porosità;
- temperatura del suolo: anche gli eventi atmosferici e stagionali giocano un ruolo importante nell’umidità che colpisce un muro controterra;
- concentrazione di sali e sostanze disciolte nell’acqua: la risalita dell’umidità è la diretta conseguenza dell’acqua piovana e non intrappolata nel sottosuolo. A seconda della sua composizione chimica varia la capacità di penetrazione. Quando i sali contenuti nell’acqua cristallizzano aumentano di volume e aggrediscono le murature.
Di solito le stanze con un maggiore rischio di umidità sono quelle situate al piano terra o nei piani seminterrati, come per esempio garage, taverne e cantina.
Per realizzare l’intervento di impermeabilizzazione di un muro controterra si possono utilizzare diversi metodi, tutti efficaci ma più o meno adatti a seconda del contesto specifico. Per scegliere la soluzione giusta si considerano le condizioni del terren e in particolare si va a vedere:
- natura del terreno: la capacità drenante, la compattezza e permeabilità sono fattori fondamentali;
- zona climatica: a seconda del grado di piovosità e di umidità della località, il tipo di intervento deve essere più o meno intenso.
I materiali da utilizzare per impermeabilizzare il muro controterra dipendono anche da tali elementi. In relazione alle necessità, all’ambiente e al contesto, potrebbero essere necessari interventi più o meno estesi.
Come impermeabilizzare un muro dall’interno?
L’opera di impermeabilizzazione del muro dall’interno è la più semplice, infatti può essere effettuata non solo in fase di costruzione, ma anche con delle pareti già esistenti. Si parla di un processo generalmente semplice, ma le diverse fasi devono essere eseguite con delle specifiche tempistiche per far sì che tra una posa e l’altra passi il tempo necessario a finalizzare il lavoro.
Il metodo più efficace per l’impermeabilizzazione dall’interno è il sistema di rivestimento stagno: un materiale molto efficiente e versatile. Prima di procedere con la posa è necessario preparare il muro nella maniera migliore.
Si parla di effettuare una pulizia meccanica di muro e pavimento, così da poter rimuovere tutte le parti in eccesso e da arrivare allo strato originario più in profondità. Solo dopo questa pulizia si può procedere con l’effettiva messa a punto del materiale.
Per il rivestimento stagno dall’interno è necessario applicare quattro diversi prodotti, così da creare una struttura multistrato:
- primer adesivo;
- resina Murprotec 260;
- resina Murprotec 300;
- finiture.
Al termine della posa del materiale si può scegliere se lasciare il rivestimento grezzo o se rifinirlo con intonaco o stucco. Per una perfetta riuscita dell’impermeabilizzazione e vista la particolarità dei materiali utilizzati, è necessario che la messa in opera sia fatta da personale specializzato.
Eliminare l’umidità di risalita sui muri non è semplice, quindi è necessario eseguire il lavoro con la massima professionalità.
Come impermeabilizzare un muro dall’esterno?
Anche impermeabilizzare un muro dell’esterno è possibile, ma il procedimento si complica rispetto all’ipotesi precedente. Infatti, si tratta di interventi più invasivi che non sempre è possibile svolgere se la parete esiste già e che sarebbe preferibile porre in essere in fase di costruzione.
Lo svantaggio principale di un’impermeabilizzazione dall’esterno è il fatto di dover necessariamente rimuovere il terreno circostante prima di cominciare con i lavori, per poter applicare le guaine.
I momenti principali di un processo di impermeabilizzazione dall’esterno di un muro controterra sono i seguenti:
- rimozione della terra: è obbligatorio effettuare degli scavi ed eliminare la terra intorno al muro, fino a raggiungere le fondamenta;
- drenaggio: per tutelare il muro si vanno a installare dei sistemi di drenaggio, soprattutto se nel terreno sono presenti falde acquifere;
- impermeabilizzazione: per isolare la superficie si utilizzano materiali e sistemi diversi. Si possono scegliere le lastre isolanti aderenti al muro quando la superficie è irregolare, oppure optare per una membrana in bitume distillato e polimero in tessuto non tessuto di poliestere. Anche le guaine liquide bicomponenti a elevata elasticità creano un buono strato idrorepellente;
- finitura e ripristino del terreno: al termine dell’impermeabilizzazione si ripristina il terreno circostante.
Non esiste un sistema migliore dell’altro o un materiale più performante, ma in base alle proprie esigenze si sceglie una soluzione idonea e si procede nella direzione più adatta.
La principale differenza tra i due interventi è nella loro invadenza: intervenendo dall’interno i lavori sono circoscritti mentre agendo dall’esterno i tempi si allungano e le opere diventano più profonde e complicate.
Muffa, umidità e infiltrazioni sono dei grandi nemici che silenziosamente si fanno spazio nelle pareti di un’abitazione. Arginare il problema non è sempre semplice, per questo è opportuno contattare una ditta specializzata nel trattamento di tali problematiche.
Noi di Murprotec lavoriamo da anni per offrire ai nostri clienti le migliori soluzioni. Primi di iniziare a impermeabilizzare un muro controterra offriamo la possibilità di un sopralluogo gratuito, così da comprendere quale intervento si adatti meglio alla casa.