L’elettrosmosi è un procedimento piuttosto gettonato per risanare le pareti umide, tuttavia è sempre bene ricordare che non è un metodo definitivo né durevole, quindi è importante informarsi bene e valutare con attenzione questo approccio per evitare di spendere molti soldi inutilmente.
In particolare, è fondamentale sapere quali sono i limiti di questo metodo, soprattutto quando si pensa di ricorrere all’elettrosmosi come soluzione fai da te per contrastare l’umidità di risalita, un problema molto serio che richiede sempre il supporto di tecnici esperti e competenti per ottenere un risultato ottimale e risanare completamente le pareti danneggiate.
Umidità di risalita: l’elettrosmosi è una deumidificazione muraria
Quando si parla di elettrosmosi ci si riferisce a un principio fisico, secondo il quale applicando una corrente elettrica continua a un corpo poroso è possibile spostare l’acqua presente al suo interno grazie alla differenza di potenziale.
Questo processo è basato su un fenomeno elettrocinetico osservato per la prima volta nel 1809 da F.F. Reuss e alla base del funzionamento dei moderni sistemi di elettrosmosi, ossia apparecchi progettati per deumidificare i muri umidi risanando le murature interessate da problemi di risalita capillare o ascendente dell’umidità.
L’umidità di risalita è un problema piuttosto comune negli edifici, che si verifica quando l’acqua risale dal terreno lungo le murature causando aloni, macchie, muffe e il progressivo deterioramento delle pareti, sia quelle interne che esterne. Nel tempo l’elettrosmosi ha trovato applicazione non soltanto nel trattamento dell’umidità di risalita, ma anche in altri campi come il drenaggio dei terreni e in alcuni processi del settore industriale, alimentare e chimico.
Nel dettaglio, attraverso l’elettrosmosi l’umidità delle pareti che causa un accumulo d’acqua nelle murature viene asciugata mediante l’installazione di un apposito dispositivo, il quale sfruttando il fenomeno elettrosmotico sposta l’acqua in eccesso presente nelle pareti forzandola a tornare nel terreno sottostante.
Non tutti questi dispositivi però hanno lo stesso principio di funzionamento, infatti i sistemi elettrosmotici proposti sul mercato dichiarano di agire sulle murature, sull’acqua o sul terreno circostante a seconda del prodotto, determinando una certa confusione.
L’elettrosmosi per l’umidità di risalita, inoltre, funziona solo in presenza di determinati parametri, per esempio con alcune tipologie specifiche di materiali o in assenza di ulteriori fattori di rischio (guasti delle tubature, condensa, assorbimenti da marciapiede, eccetera). Prima di ricorrere all’elettrosmosi contro l’umidità, quindi, è opportuno comprendere meglio quali sono i metodi che sfruttano il principio elettrosmotico e in che modo si dovrebbe misurare la presunta efficacia di questa soluzione.
Elettrosmosi attiva e passiva: le principali differenze di questi processi
Un’importante distinzione tra i metodi che utilizzano l’elettrosmosi per gli interventi di deumidificazione e drenaggio è quella tra elettrosmosi attiva e passiva, due approcci basati sul medesimo principio ma contraddistinti da un funzionamento diverso.
Nel primo caso si tratta di apparecchi che invertono la polarità tra il suolo e la struttura muraria attraverso l’applicazione di appositi elettrodi nel terreno e nelle pareti, mentre una centralina eroga corrente elettrica continua a bassa tensione. In questo modo l’acqua invece di risalire le murature dovrebbe fare esattamente il contrario e scendere verso il basso.
Gli elettrodi vengono collocati nelle murature praticando dei fori nelle pareti e sigillandoli con un’apposita malta, mentre nel suolo viene inserita una punta metallica o in materiale plastico.
Dopodiché, viene installato anche uno strumento per monitorare l’andamento del processo. I tempi di asciugatura sono variabili e dipendono da diversi fattori, tra cui i materiali di cui è composta la muratura, il tipo di sali disciolti nell’acqua presente nelle pareti e la quantità di acqua contenuta nel terreno circostante.
L’elettrosmosi passiva, invece, benché utilizzi lo stesso principio cercando di far compiere all’acqua il percorso inverso, cioè ridiscendere dalle murature al terreno, non prevede il passaggio di tensione elettrica.
Questa tecnica, infatti, sfrutta la conducibilità dei sali presenti nell’acqua per invertire il potenziale elettrico, attraverso l’inserimento di una serie di barre metalliche elettricamente conduttive fra il terreno e la muratura. Tuttavia, non esistono evidenze scientifiche che dimostrino l’efficacia di questo metodo che rimane una teoria non ancora dimostrata.
L’elettrosmosi funziona? I limiti di questo metodo e i rischi del fai da te
Vista la relativa semplicità di questo metodo, è molto comune ricorrere al fai da te per l’elettrosmosi nel tentativo di eliminare l’umidità di risalita senza rivolgersi a una ditta specializzata.
Si tratta però di una scelta da evitare, poiché l’umidità richiede sempre un trattamento professionale da parte di tecnici qualificati a prescindere dal metodo utilizzato. Inoltre, è fondamentale utilizzare correttamente gli strumenti e basare l’intervento su dati certi e misurazioni affidabili sulla composizione e il livello di umidità presente nelle pareti.
Detto ciò, è importante delimitare i limiti dell’elettrosmosi nel trattamento dell’umidità di risalita, specialmente quando si desidera risolvere questo problema in maniera efficace e definitiva.
In questo caso è possibile distinguere le seguenti problematiche:
- L’elettrosmosi funziona solo in alcune condizioni specifiche, per esempio quando le murature sono sature d’acqua o in presenza di pareti realizzate con alcuni tipi di materiali, altrimenti è un metodo inefficace;
- Se non si eseguono misurazioni certificate dei valori di umidità prima e dopo l’utilizzo di dispositivi di elettrosmosi, risulta difficile verificare l’effettivo risultato ottenuto con questo sistema;
- Questo approccio non è basato su un piano di risanamento personalizzato, l’unica opzione realmente efficace in queste situazioni, poiché tratta tutti i problemi di umidità allo stesso modo;
- L’elettrosmosi non asciuga completamente le murature, infatti anche in presenza di condizioni ottimali per applicare questo metodo rimarrà comunque un certo quantitativo d’acqua nelle pareti.
Umidità: l’elettrosmosi funziona?
Come abbiamo visto, l’elettrosmosi funziona solo in certi casi e con alcune tipologie di materiali, dunque se l’abitazione presenta problemi di umidità di risalita conviene evitare questo metodo e rivolgersi a dei professionisti specializzati, in grado di trovare tutte le cause del problema, elaborare un piano di risanamento personalizzato con trattamenti realmente efficaci, eseguire i lavori a regola d’arte ed effettuare misurazioni di controllo dei valori di umidità ripetibili e imparziali.
Murprotec, leader in Europa nelle soluzioni definitive contro l’umidità garantite fino a 30 anni, propone un approccio scientifico basato su trattamenti all’avanguardia che assicura risultati certi e verificabili.
L’intervento prevede inizialmente una diagnosi gratuita realizzata da tecnici esperti, dopodiché vengono eseguiti dei test preliminari con l’utilizzo di tecniche diagnostiche avanzate e infine viene proposta la soluzione più adeguata al problema attraverso un preventivo senza impegno. Durante la fase di analisi, vengono misurate la resistività dei materiali, la temperatura e l’umidità dell’ambiente, la velocità di circolazione dell’aria interna, il livello di nitrati e nitriti, la temperatura superficiale delle pareti, la presenza di salnitro o efflorescenze saline e la percentuale di umidità dei materiali.
In particolare, contro l’umidità di risalita Murprotec ha sviluppato un trattamento di risanamento sicuro, rapido e garantito che si basa sulla formula MSC+ (Microemulsioni Siliconiche Concentrate), un prodotto innovativo che assicura elevate performance nell’eliminazione della risalita capillare dell’acqua e nei fenomeni di degrado sulle pareti.
Il metodo Murprotec consiste nell’applicazione di MSC+ per creare una barriera invisibile contro l’umidità e bloccare ogni possibile risalita dell’acqua, favorendo l’asciugatura delle murature interessate per ridurre l’umidità nei muri a meno del 6% nell’arco di 6-18 mesi.
L’intervento viene eseguito con la massima pulizia in modo altamente professionale, assicurando la piena agibilità della casa durante l'intero trattamento per minimizzare i disagi alla vita domestica.
Il completo risanamento dei muri dell’abitazione garantisce una migliore qualità dell’aria e un maggiore risparmio energetico, offrendo importanti vantaggi in termini di comfort, sostenibilità e ottimizzazione dei costi per le utenze domestiche. Inoltre, la soluzione Murprotec è in grado di eliminare definitivamente l’umidità di risalita dalle pareti, risolvendo una volta per tutte le cause di questo problema attraverso un approccio mirato e su misura.