L’accumulo di umidità e la formazione di condensa nelle abitazioni possono causare una serie di fastidi e problemi: dal proliferare di muffe indesiderate al deterioramento delle strutture, affrontare l’umidità e la condensa diventa essenziale per mantenere un ambiente domestico sano e confortevole.
Ma che cos’è la condensa? L'articolo, oltre a rispondere a questa domanda, illustra come si forma la condensa, identificando le circostanze che ne favoriscono la comparsa. Inoltre, offre consigli e soluzioni per gestire efficacemente questo problema, preservando la qualità dell’abitazione e il benessere dei suoi abitanti.
Cos’è la condensa
Per capire appieno che cos'è la condensa è necessario rifarsi alla condensazione: il processo di natura fisica e in chimica alla base del fenomeno. La condensazione è uno dei principali cambiamenti di fase della materia e si verifica quando la temperatura di una sostanza gassosa raggiunge il suo punto di condensazione.
Questo avviene quando il gas raffredda o perde energia, causando l’aggregazione delle molecole in forma liquida. Il prodotto di questo processo viene detto condensa, risultato del passaggio di stato attraverso il quale una sostanza passa dalla fase gassosa alla fase liquida.
Come si forma la condensa
La condensa si forma per effetto del vapore acqueo presente nell'aria, il cui contenuto varia in base alla temperatura. Quando l’aria calda e umida si raffredda rapidamente, la sua capacità di trattenere il vapore diminuisce, e l’acqua, fino a quel momento presente solo nello stato gassoso, si condensa sotto forma di film liquido o gocce.
A influenzare la formazione della condensa in casa sono tre diversi fattori, ovvero l’umidità relativa, la temperatura e la presenza di superfici fredde.
L'umidità relativa indica la quantità di umidità presente nell'aria, a una certa temperatura, rispetto alla sua capacità massima di trattenere l’umidità. Il valore si esprime in percentuale: per esempio un'umidità relativa dello 0% indica che l'aria è secca, mentre un'umidità relativa del 30% segnala che l'aria contiene il 30% di umidità che può trattenere a quella data temperatura; un'umidità relativa del 100% indica invece che l'aria è satura, e cioè che, a meno che non varino le condizioni termiche, non ha la capacità di contenere ulteriore vapore acqueo.
A un’elevata umidità relativa corrisponde un aumento delle probabilità di formazione della condensa, soprattutto se l’aria si raffredda rapidamente. L'aria, infatti, ha una capacità di assorbimento dell'acqua che varia in base alla temperatura: l'aria calda può trattenere una quantità di acqua maggiore, rispetto all'aria fredda.
Di conseguenza, se la temperatura aumenta, aumenta anche la quantità di vapore che l'aria può contenere e, in assenza di ulteriori contributi gassosi provenienti dall'ambiente, l'umidità relativa diminuisce.
Allo stesso modo, se la temperatura diminuisce, l'umidità relativa aumenta, fino a quando la temperatura in discesa non raggiungerà il valore di saturazione: un livello termico in cui l'aria raggiunge il quantitativo di vapore massimo che può trattenere.
Questa temperatura è nota come punto di rugiada o temperatura di saturazione e rappresenta il limite termico in cui l'aria, con il suo carico di vapore acqueo, smette di essere in una situazione di equilibrio. Qualunque ulteriore abbassamento della temperatura da questo livello in poi, fa sì che l'aria non riesca più a trattenere l'umidità, determinando la precipitazione del vapore acqueo in condensa.
Tale processo spiega anche perché le superfici fredde, come i vetri delle finestre o le pareti esterne, sono più suscettibili alla formazione della condensa; inoltre aiuta a capire perché il fenomeno, sebbene presente in diverse stagioni, è frequente soprattutto in inverno, quando le temperature esterne calano, le superfici si raffreddano e la scarsa aerazione degli interni non permette di disperdere i vapori caldi presenti negli ambienti. Nella stagione invernale, infatti, le pareti sono molto più fredde dell'aria umida presente nelle abitazioni, di conseguenza, in presenza di vapore acqueo in eccesso, diventano una calamita per i fenomeni di condensazione.
È bene inoltre precisare che il livello di umidità di una stanza dipende anche dalle attività che vi si svolgono: camere come il bagno e la cucina, ad esempio, sono più soggetti alla formazione di condensa per via della maggiore umidità relativa rispetto ad altre stanze.
Dove si forma più condensa in casa?
Anche le zone della casa in cui si forma di condensa, come gli ambienti, possono variare in modo significativo. In alcune, però, questo fenomeno è particolarmente diffuso e tende a verificarsi con maggiore frequenza.
Pareti
La condensa sui muri è osservabile in particolare sulle pareti interne esposte a nord, nord-ovest, che in genere risultano più fredde e per questo sono particolarmente favorevoli alla condensazione dei vapori contenuti nell'aria. La condensa sui muri deve essere accuratamente scongiurata, poiché può causare il danneggiamento degli intonaci, lo sviluppo di colonie fungine e compromettere la salubrità dell'ambiente.
Vetri
La condensa sui vetri è un chiaro indicatore di un eccesso di umidità negli interni. Il fenomeno si manifesta con il classico appannamento che interessa tutta o parte della superficie del vetro, che, essendo liscia, ma soprattutto più fredda della parete, è in genere è la prima superficie indoor su cui si forma la condensa. Di conseguenza, è possibile considerare il fenomeno della condensa sui vetri come un vero e proprio campanello d'allarme, che indica l'eccesso di umidità e la necessità di arieggiare gli ambienti.
Infissi
Episodi di condensa sugli infissi sono particolarmente frequenti negli ambienti domestici in cui sono presenti elementi in alluminio a taglio freddo. Le cause vanno ricercate nelle scarse capacità isolanti di queste soluzioni, che oltre a non essere adeguatamente isolate, sono realizzate con un materiale, dalle elevate capacità termiche, che ne favorisce il raffreddamento.
Tra le altre cause della condensa sugli infissi ci sono anche l'assenza di doppi vetri o di vetrocamera, soprattutto in quelli datati o di vecchia generazione.
È importante inoltre sottolineare che la condensa può presentarsi anche per effetto di errori di progettazione o installazione: se la struttura di connessione fra i serramenti e le pareti –il controtelaio – è realizzata con un materiale metallico e non isolante, dà luogo a una differenza di temperatura sulle pareti che determina i fenomeni di condensa. Proprio per questo, spesso si osserva alla formazione di umidità e muffa nelle aree immediatamente adiacenti agli infissi.
Differenza tra umidità e condensa
Analizzando i princìpi fisici alla base della loro formazione, condensa e umidità sono due fenomeni correlati ma distinti.
L'umidità indica infatti il quantitativo di vapore acqueo presente nell'aria: un quantitativo del tutto impercettibile che, come visto, attraverso l'introduzione del concetto di umidità relativa, può avere un valore massimo in base alle temperature. La condensa è invece il prodotto della condensazione, ed è un fenomeno in genere visibile a cui si assiste quando l'acqua presente nel vapore, condensando, si deposita sulle superfici sotto forma di goccioline.
In presenza di condensa o umidità, non esitare a contattarci. Possiamo offrirti la soluzione migliore per eliminarle definitivamente ed evitare che possano comportare l'insorgenza di muffa.
Come evitare che si formi la condensa
Trascurare la formazione della condensa favorisce l'insorgere di problemi di umidità e lo sviluppo e la diffusione della muffa. Tale fenomeno, responsabile del degrado estetico delle pareti, può tramutarsi in un rischio igienico-sanitario, deteriorando il comfort indoor e, con esso, il benessere abitativo negli ambienti. Umidità e muffa possono in effetti ridurre notevolmente la qualità dell’aria, provocando una serie di disturbi più o meno gravi per la salute degli inquilini.
Per questo, è importante prendere le dovute misure per prevenire la formazione condensa e, in particolare, agire sui fattori che possono contribuire al suo sviluppo. Per evitare che si formi la condensa, è possibile seguire alcuni semplici accorgimenti, tra i quali:
- Mantenere una buona ventilazione: se la situazione non è eccessivamente grave, una corretta circolazione dell’aria, che permetta di dissipare i vapori che si formano negli interni, aiuta a ridurre il livello di umidità relativa. Per abbassare la concentrazione di umidità, è sufficiente aprire le finestre per qualche minuto al giorno. Il consiglio è quello di cercare di ottenere un buon ricambio d'aria fra gli ambienti: in linea di massima è più efficace creare una corrente d'aria tra due o più finestre, piuttosto che lasciare per tutto il giorno un piccolo spiraglio di aerazione. Per questo motivo, è fondamentale assicurarsi che ci siano aperture sufficienti per consentire il flusso d’aria e, se necessario, dotarsi di ventilatori o di impianti di ventilazione meccanica controllata;
- Isolare le superfici fredde: le aree maggiormente soggette alle basse temperature, come i già citati infissi e muri perimetrali, sono più suscettibili alla formazione della condensa. L’installazione di doppi vetri o il miglioramento dell’isolamento termico delle pareti possono contribuire a ridurre le differenze di temperatura e prevenire la condensazione;
- Utilizzare apparecchi per il controllo dell’umidità: esistono dispositivi elettronici, come gli igrometri, i deumidificatori o i condizionatori, che possono aiutare a controllare l’umidità nell'aria. Questi apparecchi riducono l’umidità relativa, creando un ambiente meno favorevole alla formazione della condensa;
- Mantenere la giusta temperatura indoor: garantire livelli termici costanti, evitando un eccessivo raffreddamento notturno, permette di ridurre il fenomeno di disomogeneità delle temperature, limitando l'accumulo di umidità;
- Evitare di stendere la biancheria in casa: lasciare asciugare gli abiti negli ambienti, magari in prossimità di un termosifone, può far aumentare i livelli di umidità, favorendo la formazione di condensa.
La formazione della condensa può causare danni alle strutture e problemi di umidità, ma prendendo le giuste misure e cercando di smaltire una quantità di vapore acqueo uguale a quella prodotta dalle attività umane, è possibile prevenire il suo sviluppo.
Tuttavia, mantenere un buon ricircolo dell’aria, garantire l’isolamento termico delle superfici fredde e tenere sotto controllo l’umidità sono solo alcune delle azioni che si possono adottare per ridurre la formazione della condensa e non sempre risultano efficaci nella risoluzione definitiva del problema.
In presenza di umidità e condensa persistenti, per risolverli in modo efficace e duraturo, è consigliabile quindi affidarsi alle soluzioni professionali offerte dagli specialisti del settore.
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