L’eccesso di umidità generato dalla condensa, dalla risalita capillare, dalle infiltrazioni laterali, dai muri umidi, dalla presenza della muffa, e dalla proliferazione di acari e altri parassiti può causare delle infezioni respiratorie gravi.
Quando le spore rilasciate dalla muffa entrano in contatto con il nostro corpo, possono scatenarsi diversi tipi di reazioni, di intensità variabile a seconda della predisposizione della persona e dalla presenza di patologie pregresse.
Tra le conseguenze sulla salute di muffa e umidità abbiamo in primis una riduzione delle difese immunitarie, problemi respiratori - tra i quali raffreddore, asma, sinusite - irritazione agli occhi, congiuntivite e rossore.
Per evitare i danni alla salute che possono insorgere non è sufficiente pulire le superfici su cui è comparsa la muffa: è in quel momento che le spore entrano maggiormente in contatto con il nostro organismo e si liberano nell’aria che respiriamo.
In questa sezione abbiamo raccolto i nostri consigli per riconoscere i sintomi più comuni dei problemi di salute legati alla presenza di muffa in casa e umidità.
Se hai un problema di muffa, opta per una soluzione definitiva: rivolgiti a dei veri professionisti, che conoscono a fondo il problema e sono in grado di aiutarti con gli strumenti giusti!
Prevenire la muffa in casa permette di preservare l’integrità strutturale dell’ambiente e di non incorrere in problemi di salute che possono colpire soprattutto i bambini e le persone fragili. Attraverso un’accurata strategia preventiva prevede l’attuazione di accorgimenti quotidiani che, portati avanti in maniera prolungata, assicura uno spazio domestico salubre e privo di muffa.
La crescita di muffa sulle piante è un inconveniente diffuso che minaccia l’aspetto estetico e la salute degli angoli verdi presenti nelle nostre case.
La lavastoviglie, uno degli elettrodomestici più apprezzati in cucina per la sua comodità, talvolta nasconde un fastidioso problema: la formazione di muffa. Lo spiacevole fenomeno della muffa in lavastoviglie può sorgere a causa di diverse ragioni e, se trascurato, può portare a cattivi odori, contaminazione delle stoviglie e uno scarso livello di igiene
La qualità dell’aria che viene respirata tutti i giorni all’interno della propria casa ha un impatto significativo sulla salute e sul benessere di ogni persona. Il corretto ricircolo dell’aria in casa, infatti, è estremamente importante per rimuovere allergeni, odori sgradevoli e sostanze nocive, oltre che per mantenere sotto controllo il livello di umidità e la temperatura all’interno delle stanze.
Mangiare muffa accidentalmente può avere conseguenze per la salute, soprattutto se si tratta di una tipologia tossica: alcune di esse, infatti, sono capaci di produrre sostanze chimiche tossiche- conosciute come micotossine- che possono essere nocive per l’uomo. Se ingerite in quantità sufficienti, queste tossine possono causare sintomi come nausea, vomito, diarrea, mal di testa, dolori addominali e difficoltà respiratorie.
Il radon è un gas radioattivo molto comune in Italia e molto dannoso per la salute dell’uomo. Si tratta di una sostanza cancerogena difficile da individuare e riconoscere, perché completamente impercettibile dai cinque sensi: è un gas inodore, insapore, incolore. In ogni caso, è bene adottare delle precauzioni quando si vive in un territorio ad alta concentrazione di radon.
Trovare macchie di muffa sulle pareti della propria abitazione è molto comune. Non si parla solamente di un problema estetico, ma di un danno che a lungo andare potrebbe diminuire il comfort abitativo, generando un odore sgradevole e compromettendo la salute degli inquilini.
Molto spesso si parla di inquinamento atmosferico, soprattutto quello generato dalle auto. Ma pochi sanno che esiste anche l’inquinamento domestico, cioè quello provocato da alcuni principali pericoli nell’aria domestica. Questo, può essere, quindi, un problema per la nostra salute è dunque necessario intervenire per contrastarlo.
I micofiti sono microrganismi di origine vegetale che producono spore, particelle di piccole dimensioni che proliferano quando la cellula si trova in condizioni ambientali inadeguate, disperdendosi nell’aria e causando sintomi allergici. Abitualmente presenti nell’atmosfera, possono crescere sia all’esterno che all’interno delle abitazioni. In quest’ultimo caso, si depositano su indumenti, pareti e pavimenti umidi, carta da parati, piante, alimenti conservati in modo non ottimale e negli impianti di condizionamento e di umidificazione dell’aria.